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Michelangelo La Sacra Famiglia, il «Tondo Doni» alla Galleria degli Uffizi di Firenze
Michelangelo (1475-1564) «La Sacra Famiglia Tondo Doni»
Pittura - Tempera su Tavola (120 x 120 cm) 1507
Michelangelo Sacra Famiglia Il Tondo Doni è chiamato “tondo” perché è un dipinto rotondo.
Questo dipinto, realizzato a tempera grassa su tavola, raffigura la Sacra Famiglia: la Vergine Maria, madre di Gesù, alza le braccia per ricevere il bambino dalle mani di suo padre sotto lo sguardo affettuoso del piccolo Giovanni Battista vestito con una pelle di animale.
Dietro di loro si vedono cinque giovani uomini che posano nudi alla maniera delle belle statue dell'antichità greco-romana.
Questi uomini nudi rappresentano il mondo pagano, il Vecchio Mondo sconvolto dall'apparizione di Dio sulla terra sotto forma del Bambino Gesù, incaricato di una missione speciale.
È il dipinto più antico di Michelangelo.
Fu dipinto tra il 1504 e il 1506, su commissione di Angelo Doni, un ricco mercante fiorentino che voleva offrire una bella immagine della Sacra Famiglia a sua moglie.
Il Tondo Doni è presentato nella sua cornice originale, appositamente disegnata da Michelangelo e realizzata sotto la sua direzione da un artigiano senese.

Raffaello Angelo Doni Nel Gennaio 1504, Angelo Doni aveva sposato Maddalena, una giovane donna appartenente alla famiglia Strozzi, grande rivale dei Medici.
Per onorarla, Angelo Doni aveva fatto scolpire sulla cornice del quadro le #trois mezzelune contrapposte che rappresentavano lo stemma della potente famiglia degli Strozzi, insieme a cinque teste ben distinte.
Quella in alto sarebbe quella di Cristo, le altre quattro potrebbero rappresentare santi o membri delle famiglie Doni e Strozzi diversi dagli sposi.
Per la nascita di Maria Doni Strozzi
La coppia Doni sperava di avere un figlio, questo dipinto della Sacra Famiglia commissionato da Angelo sarebbe stato un regalo di nascita.Il bambino tanto atteso nacque finalmente l'8 settembre 1507, giorno della festa della Natività della Vergine.
Una felice coincidenza che indicava che lei aveva esaudito il loro desiderio donando loro una bambina, che chiamarono, come era giusto che fosse: Maria.
Il naturale e il soprannaturale nella «Sacra Famiglia» di Michelangelo

Michelangelo Sacra Famiglia Si è immediatamente colpiti dal dinamismo e dalla forte presenza dei #trois personaggi che compongono questa famiglia, in cui la madre occupa il primo piano e nessuno indossa l'aureola che indica la santità.
Maria è vestita in modo semplice: indossa una tunica alla greca allacciata sotto il seno, ha le gambe avvolte nel mantello e non porta il velo sul capo.
Seduta sui talloni, questa donna dalla bellezza scultorea compie un'elegante rotazione del busto alzando le braccia per ricevere Gesù portato dal padre.
Il braccio destro di Maria incornicia e protegge il bambino che prende l'iniziativa alzando una gamba.
E si nota che il piedino è afflosciato sotto il peso di questo bel bambino paffuto, che si appoggia al padre con il suo piccolo broncio deciso e posa le mani sulla testa della mamma per venire a sedersi in grembo, sono segni rivelatori della sua forza e della sua volontà di passare in primo piano.
È lui che determina i gesti dei suoi genitori: lascia suo padre che lo segue con lo sguardo e gli fa da sostegno, mentre sua madre si gira alzando gli occhi e le braccia verso di lui per accoglierlo non appena passerà dalla sua parte.
La Trinité de la Sainte Famille dans le Tondo Doni de Michel-Ange

Michelangelo Sacra Famiglia Il padre guarda il figlio, il figlio guarda sua madre che guarda suo figlio con amore, pronta ad accoglierlo.
Uniti da questo amore che li anima, i tre volti formano un triangolo.
Questa bella trinità della Sacra Famiglia è sottolineata dalla solitudine del bambino che si intravede in disparte a destra del quadro, seguendo la linea del suo sguardo malinconico che lo collega a Gesù.
Questo bambino vestito con una pelle di animale e con una piccola croce sulla spalla è il profeta ebreo Giovanni Battista che, una volta diventato adulto, battezzerà Gesù nel Giordano dicendo «Ecco l'Agnello di Dio».
Nel Nuovo Testamento San Giovanni Battista è l'asceta che predica la penitenza e annuncia la passione di Gesù che, come un agnello, accetterà di essere sacrificato morendo sulla croce per redimere i peccati commessi dall'umanità sin dai tempi di Adamo ed Eva.
Michelangelo: l'umanità dei tempi antichi
Questa umanità dei tempi antichi è rappresentata dai cinque uomini nudi sullo sfondo.La posizione intermedia di San Giovanni Battista mostra che egli simboleggia il passaggio dall'epoca dell'antica legge di Mosè a quella della Redenzione con l'arrivo di Dio sulla terra.

Michelangelo Sacra Famiglia Una linea ben visibile li separa dalla Sacra Famiglia, una linea di partenza, poiché la nascita di Gesù inaugura l'era cristiana, che è il tempo della Redenzione per l'umanità intera.
Di colpo, il bel Bambino Gesù con la fascia tra i capelli appare come un ammirevole piccolo atleta della Fede incoraggiato dal padre e adorato dalla madre, che lo accoglie dopo aver chiuso il Libro delle Antiche Scritture posato sulle sue ginocchia.
Una nuova era inizia con la vita e la passione di Gesù Cristo descritte in un nuovo libro: i santi Vangeli.
La bellezza del tondo Doni nasce senza dubbio da questo misto di intimità familiare e grandezza del mistero cristiano: Dio è apparso sulla terra sotto forma di un bambino vivente.
Michelangelo e Leonardo da Vinci: la rivalità creativa dei capolavori
Nel XV secolo, i mercanti fiorentini erano soliti commissionare dipinti che evocavano la vita familiare: era l'epoca d'oro delle Madonne e delle Vergini con Bambino, ma la Vergine aveva finito per assomigliare a una ricca patrizia.
Michelangelo Sacra Famiglia Il predicatore Savonarola aveva severamente criticato questa fusione tra “immagini sacre” e donne reali riccamente vestite, accusando i pittori di introdurre la vanità nelle chiese.
Già dalla fine del XV secolo, alcuni pittori avevano abbandonato lo splendore e il lusso a favore dell'espressione dello stato d'animo dei personaggi.
Leonardo da Vinci e la Vergine Maria
Era il caso di Leonardo da Vinci, la cui «Vergine delle Rocce» e «Vergine con Bambino e Sant'Anna» rivelavano il dramma interiore di Maria: per istinto materno, Maria cerca di allontanare Gesù dal simbolo della Passione, mentre un rappresentante della volontà divina glielo impedisce e la costringe così ad accettare il sacrificio annunciato.Nel 1501, mentre Michelangelo scolpiva il suo famoso David, Leonardo da Vinci presentava al pubblico un cartone su cui aveva realizzato un magnifico schizzo della sua futura «Madonna col Bambino e Sant'Anna», così descritta da un monaco dell'epoca:
«Raffigura il Bambino Gesù, di circa un anno, che sembra lasciare le braccia della madre per prendere un agnello e stringerlo a sé.
La madre, che sembra seduta sulle ginocchia di Sant'Anna, cerca di separare il bambino dall'agnello, animale sacrificale simbolo della Passione.
Sant'Anna si alza a sua volta come per trattenere la figlia e impedirle di separare il bambino dall'agnello: un'immagine che potrebbe essere quella della Chiesa che non vuole che si impedisca la Passione di Cristo.»

Michelangelo - Il Bambino Gesù Leonardo da Vinci aveva abbandonato la dolce malinconia delle Vergini del suo tempo: il suo disegno esprimeva tutto il mistero di uno stato d'animo complesso, il mutamento e la mescolanza dei sentimenti di colei che viveva il conflitto tra il naturale e il religioso.
I fiorentini facevano la fila per ammirare questo schizzo (purtroppo andato perduto) in cui la visione naturalistica del famoso Leonardo illuminava le personalità religiose sotto una luce completamente nuova.
Nel 1504, erano affascinati dalla straordinaria bellezza del David di Michelangelo, che si apprestava a dipingere il suo Tondo Doni.
Il Tondo Doni sarà una risposta umanistica alla visione naturalistica e psicologica dei dati religiosi di Leonardo da Vinci.
La Sacra Famiglia di Michelangelo: potenza delle forme e splendore dei colori

Michelangelo Sacra Famiglia La Vergine del Tondo Doni è radicalmente diversa dalla tipologia mariana del XV secolo.
Il suo volto sereno e le braccia nude e muscolose, abituate ai lavori domestici, ci mostrano una giovane donna normale in piena salute.
Le pieghe dei suoi abiti dai colori intensi rivelano la flessibilità e l'eleganza naturale di questa giovane madre che agisce con semplicità, voltandosi per accogliere il suo bambino pieno di energia.
Michelangelo e l'immagine di Giuseppe nella Sacra Famiglia
Dietro la Vergine, la presenza monumentale del padre, che la avvolge con le sue ginocchia larghe e stabili come colonne, corrisponde più all'immagine di Dio Padre onnipotente che a quella di Giuseppe.
Michel-Ange - Joseph Infatti, Giuseppe era solitamente considerato un personaggio secondario perché era “solo” il padre putativo di Gesù, sempre tenuto a distanza da Maria.
Le immagini tradizionali della Sacra Famiglia lo mostravano addormentato o intento a contemplare il bambino.
E, sebbene alla fine del XV secolo gli fosse stato concesso un posto più importante, rimaneva separato da Maria; questa impressionante vicinanza aveva quindi di che sorprendere i contemporanei di Michelangelo.
Prossimità che potevano interpretare come un'illustrazione del potere del Creatore rispetto alla sua creatura: Maria è un essere umano, una donna devota che obbedisce alla volontà divina.
La «Sacra Famiglia» del Tondo Doni di Michelangelo: unità e luce

Michelangelo Sacra Famiglia La vicinanza di questi due esseri crea un effetto di unità indissolubile: sembrano appartenere alla stessa sostanza, come due statue scolpite da un unico blocco di marmo, con pieghe e linee di contorno ben marcate.
Questa profonda unità, unita a un effetto di rilievo, conferisce forza e realtà all'Incarnazione grazie a questa meravigliosa immagine di Maria che accoglie con amore il Verbo eterno uscito volontariamente dal Padre per farsi uomo nel suo corpo posto al centro del Tondo Doni.
Il Tondo Doni è indubbiamente focalizzato sul corpo luminoso e sul volto di Maria: la sua veste rosa passa al bianco, simbolo di purezza, perché occorre un cuore puro per accogliere Gesù Cristo e ricevere la luce.
Con il suo movimento di rotazione del busto e della testa, Maria guida lo sguardo dello spettatore che, a sua volta, alza gli occhi verso Gesù.
Una bella immagine di Maria Immacolata incaricata di guidare l'essere umano verso la luce e la sua salvezza.
Michelangelo La Sacra Famiglia: omaggio alla scultura ellenica

Michelangelo Sacra Famiglia Gesù nacque a Betlemme perché i suoi genitori erano partiti per farsi censire nel loro paese d'origine, ormai sotto il dominio romano.
Da questo punto di vista, Michelangelo non commise alcun anacronismo nel rappresentare la Vergine Maria vestita in stile antico, seduta sui talloni secondo lo stile e l'eleganza delle numerose statue di “Venere accovacciata”.
Allo stesso modo, il volto del Padre appare con i lineamenti gravi e dignitosi di un antico saggio, mentre Maria e San Giovanni Battista volgono il capo verso Gesù seguendo lo stesso angolo, alla maniera della statua di Alessandro morente.
Da aprile a novembre 1506, Michelangelo era a Firenze dove poteva rielaborare e utilizzare i disegni realizzati a Roma sulla base di modelli antichi, come nel caso dello schizzo della testa di Alessandro morente esposto alla Casa Buonarroti.
Michelangelo e l'ideale di bellezza greco
I cinque nudi maschili raffigurati sullo sfondo rappresentano l'ideale di bellezza degli antichi Greci.La loro muscolatura armoniosa e i loro atteggiamenti sono molto simili a quelli delle statue antiche scoperte tra le rovine romane durante i lavori intrapresi all'epoca del Rinascimento.

Michelangelo Sacra Famiglia A partire dai due a sinistra, il primo è seduto, l'altro è appoggiato al muro.
Il primo ha le gambe incrociate all'altezza delle caviglie, il busto e la testa rivolti verso destra, alla maniera di Apollo seduto, tranne che ha le braccia nascoste dal suo vicino.
Quest'ultimo è in piedi, con la mano destra nascosta dietro i glutei appoggiati al muro, guarda a destra, sollevando il braccio sinistro, metà del quale è nascosto dal braccio di Maria; a parte la posizione invertita delle gambe, il suo atteggiamento ricorda quello di Apollo del Belvedere (con l'avambraccio e la mano amputati).
Michelangelo e la statua del Laocoonte
Per quanto riguarda quelli a destra, quello che tira il telo con un colpo secco guardando gli altri due si trova in una posizione quasi identica a quella della statua di «Laocoonte e i suoi figli» scoperta a Roma in Gennaio 1506.Michelangelo fu uno dei primi a vedere questa statua di Laocoonte, alla quale mancava il braccio destro.
Egli scolpì persino il braccio mancante, che fu adattato alla statua, fino a quando, diverse centinaia di anni dopo, fu ritrovato l'originale.

Laocoonte e i suoi figli al Vaticano L'uomo che tira il lenzuolo sembra arrabbiato con la coppia di giovani che girano la testa verso di lui; uno dei due è in piedi, appoggiato su una sola gamba, con il busto inclinato, molto rilassato, con un braccio piegato su quello del compagno e l'altro braccio appoggiato mollemente sul dorso della mano... un atteggiamento di abbandono quasi identico a quello dell'Eros funerario, che ha la testa leggermente inclinata e girata dall'altra parte.
Questi uomini nudi sono disposti lungo un muretto a semicerchio.
Presentandoli sulla curvatura di questo muretto, Michelangelo ha seguito una prospettiva curva che conferisce profondità al suo quadro circolare e volume ai suoi personaggi.
Un effetto di rilievo già sottolineato dalla linea grigia del primo muretto che passa davanti a San Giovanni Battista, che conferisce una presenza fenomenale ai personaggi della Sacra Famiglia.
Il Tondo Doni di Michelangelo: Amore feroce, Amicizia, Amore Divino

Michelangelo Sacra Famiglia I diversi personaggi della Sacra Famiglia del Tondo Doni hanno una cosa in comune: ognuno di loro guarda qualcuno.
Il Padre guarda il Bambino Gesù, a sua volta contemplato da Maria e San Giovanni Battista che alzano gli occhi verso di lui, mentre i cinque uomini seduti sullo sfondo si guardano l'un l'altro.
Lo sguardo è sempre attratto dalla bellezza di ciò che ci circonda, la bellezza chiama l'amore.
La vista suscita il desiderio, secondo Platone.
La vista di un bel corpo suscita il desiderio di quel corpo.
Ma, grazie al dialogo con gli altri e alla riflessione personale, questa attrazione si trasforma in amore per l'ideale di bellezza del corpo umano e si eleva gradualmente fino all'amore per le cose belle dello spirito, per conoscere infine l'amore puro della Bellezza Universale.
Michelangelo e la filosofia platonica
La filosofia platonica era nota ai fiorentini grazie a Marsilio Ficino, un sacerdote umanista che aveva fondato il Circolo dei neoplatonici a Firenze ed era autore di un «Commento al Simposio di Platone».Michelangelo aveva frequentato Marsilio Ficino durante il suo soggiorno al palazzo di Lorenzo de' Medici negli anni 1490-92.
Anche Ficino affermava che l'amore inizia con la vista di un corpo attraente e che poi tutto dipende dalle reazioni e dalle scelte dell'amante, scelte che lo condurranno verso tre diversi tipi di vita.
La Sacra Famiglia del Tondo Doni di Michelangelo: tre modi di amare

San Giovanni Battista I personaggi del Tondo Doni di Michelangelo rappresentano questi tre modi di amare:
1. - Amore feroce
Ci si orienta verso la vita voluttuosa quando il piacere visivo si abbassa al desiderio fisico e si limita alla ricerca del godimento e del piacere tattile, che Ficino chiamava “amore feroce”, illustrato dagli uomini nudi.2. - Amore umano
Ci si orienta verso una vita attiva equilibrata quando il piacere visivo è accompagnato dal piacere dello spirito suscitato dalle qualità morali e intellettuali della persona amata.Di conseguenza, l'attrazione si trasformerà in ammirazione e lascerà il posto all'amicizia, che Ficino chiamava “amore umano”, illustrato da San Giovanni Battista situato a equidistanza dagli uomini nudi e dalla Sacra Famiglia.
3. - Amore divino
Ci si orienta verso una vita puramente spirituale se il piacere visivo si eleva alla contemplazione e all'amore della sola forma divina, che Ficino chiama “ amore divino”, illustrato da questo modello perfetto di vita contemplativa: lo sguardo tenero di Maria, pronta ad accogliere il Bambino in cui Dio si è rivelato.La Vergine Maria nella «Sacra Famiglia» di Michelangelo: simbolo dell'ardente desiderio dell'umanità

Michelangelo Sacra Famiglia Maria è il simbolo del desiderio ardente dell'umanità per il suo creatore, del desiderio di vedere Dio, del bisogno ancestrale di trascendenza ben noto ai filosofi dell'antichità.
Maria è il modello della vita spirituale pura che si rivolge a tutti, senza distinzione di sesso.
L'androginia di Maria, così come il fisico atletico delle figure del Tondo Doni, non sono quindi dovuti a una semplice fantasia dell'artista affascinato dall'estetica maschile.
Michelangelo aveva inventato un nuovo stile, un nuovo ideale rappresentato da questi corpi possenti che avrebbe poi imposto dipingendo i suoi magnifici affreschi della Cappella Sistina.
Il corpo e il peccato nel dipinto della Sacra Famiglia di Michelangelo
I riferimenti al corpo, al peccato e alla salvezza non mancano nei testi sacri ben noti a Michelangelo.
Michelangelo - Piedi della Vergine e Giuseppe E se c'è qualcosa che si accorda bene con il Tondo Doni, è la Lettera agli Efesini di San Paolo:
«E voi, che eravate morti a causa delle vostre colpe e dei vostri peccati, nei quali un tempo vivevate secondo il corso di questo mondo. […]La Pléiade Nuovo Testamento (N.T.) - San Paolo Lettera agli Efesini 2, 1-3
Di questi eravamo anche noi, quando un tempo vivevamo secondo i desideri della nostra carne, facendo la volontà della carne e dei nostri pensieri, ed eravamo destinati per natura all'ira, come gli altri.»
«…ricordate (voi che non siete circoncisi) che a quel tempo eravate senza Cristo, senza cittadinanza in Israele, estranei ai patti della Promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo.La Pléiade Nuovo Testamento (N.T.) - San Paolo Lettera agli Efesini 2, 12-15 e 19-21
Ma ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate LONTANI, siete diventati VICINI grazie al sangue di Cristo.
Perché è lui la nostra PACE, lui che ha fatto di due mondi uno solo e ha abbattuto il muro che li separava: l'odio. […]
Michelangelo Sacra Famiglia Così dunque non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi, siete della famiglia di Dio, edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, con Cristo Gesù stesso come pietra angolare.»
Così, seguendo l'esempio di Maria, ciascuno è chiamato a far parte della comunità dello Spirito Santo, a diventare una pietra nella costruzione dell'edificio sacro.
Questa è la ricchezza e la novità di questa immagine del tondo Doni piena di forza e ottimismo: è una creazione nata dall'incontro tra l'umanesimo rinascimentale e l'antica fede nell'Uomo-Dio, dall'incontro tra il pensiero neoplatonico e la fede in Gesù Cristo nato da una donna chiamata Maria.
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