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Cupola Giudizio Universale | Foto Giudizio | Vedute Firenze
Gli affreschi del Giudizio Universale della Cupola del Brunelleschi a Firenze

Gli affreschi della cupola
Gli affreschi del Giudizio Universale a Firenze
Gli affreschi all'interno della cupola raffigurano il Giudizio Universale, la cristianità e i suoi simboli, furono dipinti dal 1572 al 1579 da Giorgio Vasari fino alla sua morte nel 1574 e poi da Federico Zuccari.Fu il Granduca Cosimo I de' Medici a incaricare Giorgio Vasari della realizzazione degli affreschi destinati a decorare l'interno della cupola.
Un'opera gigantesca:
- 3.600 m² di affreschi raffiguranti 700 personaggi, tra cui:
- 248 angeli,
- 235 anime,
- 21 personificazioni,
- 102 personaggi religiosi,
- 35 dannati,
- 13 ritratti,
- 14 mostri,
- 23 cherubini
- 12 animali.

I 24 Signori dell'Apocalisse Proprio sotto la lanterna è raffigurato il tabernacolo biblico dell'Arca dell'Alleanza con, rappresentati in 8 gruppi di tre, i 24 Signori dell'Apocalisse.
La rappresentazione del Giudizio Universale è opera di un teologo benedettino, Vincenzo Borghini, che redasse un testo molto dettagliato ad uso dei pittori.
L'iconografia della cupola utilizza i sette vizi contrapposti alle sette virtù alleate ai sette doni dello Spirito Santo e alle sette beatitudini.
Vincenzo Borghini, nella sua lettera a Giorgio Vasari, gli chiede di distinguere sette gradi, uno per ogni parte della volta. La parte centrale è occupata da Gesù Cristo giudice.

Gesù Cristo Giudizio universale Partendo dall'alto, una fila di cori di angeli che portano uno strumento della Passione.
Segue poi la fila dei Santi e dei Beati, seguita più in basso dalle triadi dei doni dello Spirito Santo, delle Beatitudini e delle Virtù.
Ogni triade di ogni parte della cupola rappresenta, una accanto all'altra, un dono dello Spirito Santo, una Virtù e, tra le due, la Beatitudine.
Infine, il livello più basso corrisponde all'inferno. In ogni parte è rappresentato un peccato mortale o un vizio.
Sul pannello della volta opposto a quello che raffigura Gesù Cristo è rappresentato Lucifero condannato.

Le tre virtù teologali In alto si possono leggere le iscrizioni portate dagli angeli: “INRI” Iesus Nazarenus Rex Iudeorum e “Ecce Homo”.
Si notano poi due cori di serafini angelici e cherubini sopra Gesù Cristo.
Sotto Gesù Cristo si vedono la Vergine Maria, in preghiera e adorazione, poi Adamo ed Eva e i santi fiorentini in posizione di intercessori.
Si vedono poi le tre virtù teologali, al centro la carità, la virtù più importante, e ai suoi lati la Speranza e la Fede.

Affreschi della cupola, scene dell'inferno Si può poi vedere una figura femminile che rappresenta la Chiesa che si spoglia della sua realtà militante e terrena per diventare trionfante.
Altre allegorie rappresentano il tempo che si ferma con una clessidra rotta, e altre ancora guardano alla fine, alla distruzione della morte.
Nell'inferno si può vedere il peccato dell'invidia, rappresentato dall'idra.

Gli affreschi di Giorgio Vasari Di fronte all'invidia, in opposizione, è raffigurata la triade composta dalla Beatitudine dei Pacifici, dal dono della saggezza e dalla virtù dell'amore per il prossimo.
Sopra si trovano gli Apostoli e i Patriarchi, incoronati dai cori degli angeli del Trono che portano la croce.
Nel terzo pannello si vede il peccato dell'accidia, rappresentato da un asino, a cui si contrappongono la Beatitudine dei Benevoli, il dono dello Spirito Santo dell'intelligenza e la virtù della prudenza.
Sopra i beati e i santi sono rappresentati papi, vescovi e sacerdoti, mentre le potenze sono un coro di angeli che portano la colonna della flagellazione.
La salita alla cupola e la vista su Firenze
La salita alla cupola di Brunelleschi è una delle esperienze più belle che potrete vivere a Firenze: indimenticabile!Poter vedere da vicino questi splendidi affreschi del Giudizio Universale è allo stesso tempo emozionante e affascinante.
Potrete anche comprendere e vivere l'architettura della cupola, poiché l'accesso alla lanterna avviene tra le due calotte della cupola.
Infine, quando raggiungerete la terrazza in cima alla cupola, all'altezza della lunetta, rimarrete affascinati dallo spettacolo che vi si offrirà: la vista su Firenze è magnifica.
Sotto la cupola, il coro

Il Coro della Cattedrale Di forma ottagonale, come la cupola, è delimitato da una recinzione in marmo risalente alla metà del XVI secolo.
Intorno al coro si trovano tre grandi absidi, ciascuna con cinque cappelle.
Simmetrica rispetto alla Sacrestia Vecchia, si trova la Sagrestia Nuova.
È qui che i Pazzi, rivali dei Medici, tentarono di assassinare Lorenzo il Magnifico il 26 aprile 1478, durante la messa di Pasqua, proprio nel momento dell'Elevazione.
Lorenzo il Magnifico riuscì a rifugiarsi nella Sagrestia Nuova nonostante le ferite. Suo fratello fu meno fortunato e perse la vita.
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