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Accademia a Firenze: Bronzino, Sarto, Daddi e Gabbiani
Agnolo Tori il Bronzino, «Deposizione di Cristo» alla Galleria dell'Accademia di Firenze
Pittura - Olio sur Tavola (349 x 254 cm) 1561
Agnolo Tori Bronzino Questa grande Pittura realizzata nel 1561 fu commissionata a Bronzino dal duca Cosimo I de' Medici per essere collocata nella chiesa dei Frati Minori Osservanti di Portoferraio sull'isola d'Elba.
Il trasporto, date le notevoli dimensioni dell'opera, fu effettuato via mare. Prima sull'Arno da Firenze, poi via mare da Livorno.
L'uomo anziano e barbuto nella parte superiore sinistra del quadro è un autoritratto di Bronzino.
Nella parte superiore del quadro, Gesù è stato deposto dalla croce e si possono ancora vedere ai suoi lati i due ladroni crocifissi.

Agnolo Tori Bronzino La Vergine in lacrime tiene uno dei bracci di suo figlio mentre una donna cerca di alleviare il suo dolore sostenendola.
Lo sguardo della Vergine, rivolto verso il cielo, è particolarmente toccante.
San Giovanni Battista è seduto dietro Cristo e sostiene il suo corpo con una mano.
Maria Maddalena prende la mano di Cristo nella sua e gli tiene il braccio.
Bronzino ha utilizzato toni verdi e scuri per sottolineare il carattere drammatico della scena. L'elemento più evidente del dipinto, così messo in risalto, è il corpo di Cristo.
Andrea del Sarto
«Cristo in Pietà», un affresco del 1525 che si trovava nella zona dei novizi del convento della Santissima Annunziata a Firenze.La posizione di Cristo, con le mani trafitte, come senza vita, posate sulla pietra del sepolcro, esprime con grande intensità il dramma della morte e del dolore.
Bernardo Daddi
Questa Crocifissione, realizzata nel 1340-1345, proviene probabilmente dalla chiesa fiorentina di San Donato in Polverosa. Si tratta di un tipo di crocifisso che nel Medioevo veniva appeso alla parete che separava il presbiterio dal coro.Anton Domenico Gabbiani
Il Granduca Ferdinando de' Medici è qui raffigurato nella parte destra del quadro, in piedi con un abito verde e oro, e il volto rivolto verso il cantante Vincenzo Olivicciani alla sua sinistra.Dietro di lui, Gabbiani ha raffigurato un busto di Georg Friedrich Händel, che era un amico di Ferdinando de' Medici.
Il giovane musicista con la cetra è senza dubbio Giovanbattista Gigli, compositore e liutista che fece parte della corte di Ferdinando de' Medici a partire dal 1685.
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