«La Calunnia» di Sandro Botticelli agli Uffizi di Firenze

Botticelli (1445-1510) «La Calunnia»

Pittura - Tempera su tavola (62 x 91 cm) 1495-1497

Sandro Botticelli, La Calunnia, 1495-1497, Galleria degli Uffizi, Firenze, Italia

La Calunnia Botticelli mette qui in scena l'azione abietta della calunnia perpetrata sotto i nostri occhi.

In contrasto con l'armonia dell'Architettura in cui si svolge una scena piena di violenza.

Il quadro mostra lo stretto percorso che va dall'ignoranza al sospetto, alimentato dal dubbio.

Seduto sul suo trono, il re Mida dalle orecchie di asino del cattivo giudice, nella sua colpevole cecità morale, tende la mano verso il Fiele, rappresentato da un uomo dall'aspetto livido e trasandato, avvolto in un mantello logoro.

La Calunnia L'uomo tiene per un polso la "Calunnia", rappresentata da una bella donna che trascina per i capelli il "Calunniato", nudo e impotente nelle sue proteste di innocenza.

La “Perfidia” e l'“Inganno“ adornano i capelli della “Calunnia” con i fiori ingannevoli della semplicità e dell'innocenza, legandole il nastro bianco della purezza.

“ La Penitenza”, rappresentata da una vecchia donna avvolta in un mantello nero, si gira a sinistra per guardare “la Verità” , nuda e che indica il cielo.

La Calunnia Un gesto ispirato per indicare che la vera giustizia, la consolazione dell'afflitto, la riabilitazione dell'innocente possono venire solo dall'alto.

Così, il palazzo dove si svolge la scena, decorato con esempi di virtù pagane e santità cristiana, si trasforma in un tribunale della storia, simbolo del mondo antico, di un mondo in cui regnano le idee, dove risiedono le cause profonde delle azioni umane.

In questo modo, l'allegoria mostra i limiti della saggezza umana, della saggezza antica, che non può raggiungere la giustizia senza essere illuminata dalla rivelazione della grazia.

La Calunnia