Sandro Botticelli «Pallade e il Centauro» alla Galleria degli Uffizi a Firenze

Sandro Botticelli (1445-1510) «Pallade e il Centauro»

Pittura - Tempera su Tela (207 x 148 cm) 1482

Questo dipinto raffigura una giovane donna, Minerva-Pallas, davanti a un paesaggio marino, mentre tiene un centauro per i capelli.

Sandro Botticelli, Pallade e il Centauro, Galleria degli Uffizi, Firenze, Italia

Pallade e il Centauro Contrariamente all'immagine tradizionale di Pallade armata di lancia, qui essa impugna un'alabarda, l'alabarda fiorentina.

I suoi abiti trasparenti sono decorati con ghirlande di ulivo e un motivo ricamato di tre o quattro anelli intrecciati con punte di diamante.

Un motivo legato al motto “Deo amante”, a Dio devoto, che era quello di Cosimo il Vecchio e poi dei Medici del ramo principale, tra cui Lorenzo il Magnifico.

Per questo motivo, si ritiene che questo dipinto sia stato offerto in dono di nozze al cugino Lorenzo detto “il Minore”, che sposò Semiramide Appiani nel 1482.

L'allegoria neoplatonica allude qui all'amore casto che si oppone ai sensi, in un'antitesi tra la natura passionale del Centauro e la purezza della dea: la lussuria contro la castità, l'istinto della bestia contro la ragione della dea.

Pallade e il Centauro