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«L'Adorazione dei Magi» (1490-1500) di Botticelli a Firenze
Tempera su tavola (1m74x1m08) Inventario Uffizi 1890 n°4346
Botticelli Adorazione dei Magi 1490-1500 Questa spettacolare «Adorazione dei Magi», con oltre 80 personaggi senza contare i gruppi di cavalieri in lontananza, è uno dei dipinti più riusciti di Botticelli.
Gli atteggiamenti, i volti, l'intelligenza con cui Botticelli è riuscito a contenere così tanti personaggi nello spazio, organizzandoli nell'apparente disordine di una folla in delirio, in estasi, ne fanno una delle opere più complete e riuscite di questo artista geniale.
Colori... aggiunti

Botticelli Adorazione Va tuttavia sottolineato che i colori non sono di Botticelli stesso, il dipinto originale è una tempera su tavola monocroma di colore seppia.
I colori attuali del dipinto sono stati dipinti a olio sopra il dipinto originale di Botticelli da uno o più pittori sconosciuti tra il XVI e l'XVIII secolo.
Alcune parti del dipinto sono invece rimaste identiche, come i gruppi di cavalieri e cavalli color seppia che sono stati fortunatamente preservati.
Anche se i personaggi sono stati colorati, la potenza creativa di Botticelli rimane particolarmente presente in questo bellissimo dipinto, poiché sembra che, per la maggior parte, i loro tratti siano stati rispettati grazie alla loro tonalità seppia originale, che è ancora quella della grande maggioranza di essi.
Una datazione ricca di significati

Botticelli Adorazione dei Magi 1490-1500 La data di realizzazione è incerta. Secondo alcuni, il dipinto sarebbe stato realizzato prima della partenza di Botticelli per Roma nel 1481.
Per altri, e questa è la data ufficialmente adottata oggi dalla stessa Galleria degli Uffizi, il dipinto sarebbe stato realizzato tra il 1490 e il 1500.
Questa distinzione è più importante di quanto sembri.
Infatti, il 23 maggio 1498 Girolamo Savonarola fu giustiziato in Piazza della Signoria dopo essere riuscito a trasmettere le sue idee a gran parte dell'élite fiorentina.
Botticelli fu uno di quelli che furono fortemente influenzati dalle idee di Savonarola, proprio come Pico della Mirandola o Angelo Poliziano.

Botticelli - Otto Re Magi Se questa «Adorazione dei Magi» è stata effettivamente dipinta da Botticelli tra il 1490 e il 1500, come ora datata dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, assume quindi un significato ben diverso da quello del 1475-1477 che glorificava la dinastia dei Medici.
Si noti innanzitutto che qui non ci sono più #trois re magi inginocchiati, ma... otto!
Secondo alcuni, qui si devono riconoscere gli otto capi della Signoria Fiorentina, della Repubblica di Firenze, inginocchiati e prostrati davanti a Gesù, “Il Cristo Re di Firenze” secondo la teoria di Savonarola.
Girolamo Savonarola e Lorenzo il Magnifico riuniti

Savonarola e Lorenzo il Magnifico Questa datazione tra il 1490 e il 1500 spiegherebbe anche la presenza dei due personaggi alla sinistra di Giuseppe, che non sarebbero altri che Girolamo Savonarola e Lorenzo de' Medici.
Savonarola, il maestro spirituale di Botticelli da un lato, e Lorenzo il Magnifico, suo protettore e principe dall'altro, riuniti, uniti davanti al Bambino Gesù.
Il modo in cui questi due personaggi sono raffigurati è unico in questo dipinto, il secondo è completamente avvolto, racchiuso nel mantello del primo, non si spiega altrimenti.

Savonarola e Lorenzo il Magnifico Savonarola indica Cristo con la mano a Lorenzo il Magnifico, come faceva Pico della Mirandola nell'Adorazione dei Magi del 1475-1477.
Un gesto dal significato profondo: Savonarola indica così a Lorenzo il Magnifico che si può avere fede solo in Dio, che è l'unico sovrano: «Rex Regnum, Dominus dominantium».
E Lorenzo il Magnifico gli obbedisce assumendo un atteggiamento di supplica davanti a Gesù.
Leonardo da Vinci nell'Adorazione dei Magi di Botticelli

Leonardo da Vinci Secondo alcuni critici, nell'Adorazione dei Magi sarebbe raffigurato un terzo personaggio importante: Leonardo da Vinci.
Nella parte destra del quadro, tra il personaggio vestito di blu e i cavalli impennati, si può vedere un uomo alto e dignitoso, vestito con un mantello Rosso, eretto, calmo, attento e concentrato, in contrasto con la folla che lo circonda, l'amico di Sandro Botticelli: Leonardo da Vinci.
È evidente che i tre ritratti qui presenti, di Savonarola, Lorenzo il Magnifico e Leonardo da Vinci, hanno le caratteristiche che conosciamo da altri ritratti che li raffigurano.

Leonardo da Vinci Tre personaggi che hanno avuto tutti un ruolo molto importante nella vita e nella carriera di Botticelli.
“Glorificherò la Casa della mia gloria”
Questa Adorazione dei Magi è una perfetta illustrazione del testo di Isaia (60, 3-7), un testo letto durante la messa il giorno dell'Epifania:«Le nazioni camminano alla tua luce e i re alla luce del tuo mattino,
alza gli occhi intorno e guarda:
tutti si radunano, vengono a te,
i tuoi figli arrivano da lontano,
e le tue figlie sono portate in braccio.
Botticelli Adorazione dei Magi 1490-1500 Allora, a questa vista, sarai radiosa,
il tuo cuore fremerà e si dilaterà;
perché verso di te si dirigeranno i tesori del mare,
le ricchezze delle nazioni arriveranno a te.
Fiumi di cammelli ti copriranno,
dromedari di Madian e di Efa;
tutti questi verranno da Saba,
porteranno oro e incenso
e proclameranno le gesta di Yahvé.
Tutte le mandrie di Kedar si raduneranno presso di te,
i montoni di Nebayot saranno al tuo servizio,
saliranno sul mio altare per essere graditi,
e io glorificherò la Casa della mia gloria».
Os Is 60,3-7
Una Folla Fitta e Agitata

Botticelli Adorazione dei Magi 1490-1500 È una folla identica a quella di Isaia, densa di flussi, non di cammelli, ma di cavalli, che si dirige da #trois strade distinte verso la mangiatoia e il Bambino Gesù, con ardore, euforia contagiosa, consapevoli, commossi dal grandioso evento.
I cavalli sono altrettanto agitati, scalciano e si impennano, da quelli sullo sfondo del quadro a quelli in primo piano.
Un'intensa emozione si legge su tutti i volti di questa folla in cui si vedono solo uomini:

Botticelli Adorazione alcuni sembrano in delirio, in estasi, prostrati, frenetici, tormentati come nell'Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci, corpi curvi che si protendono in avanti, braccia alzate, come se alcuni dovessero proteggersi gli occhi da una luce troppo forte, come se fossero abbagliati, mentre altri scoppiano in singhiozzi.
In lacrime come i “Piagnoni”, come venivano chiamati i seguaci di Savonarola, i "piangenti" così chiamati per le loro implorazioni e penitenze, in opposizione agli “Arrabiati”, gli “irritati” che rappresentavano coloro che si opponevano alle idee di Savonarola.

Botticelli Adorazione dei Magi 1490-1500 Supplica, agitazione e gesticolazione, mani che pregano, mani che indicano, mani tese con le braccia contorte: l'eco delle prediche di Girolamo Savonarola risuona ampiamente in questa Adorazione dei Magi di Botticelli.
La sfera celeste
Eppure, nessuna luce divina, nessuna stella in questo dipinto dell'Adorazione dei Magi.L'unico riferimento alla luce è il tetto giallo della mangiatoia, un riferimento "falso" se si considera che questo dipinto era originariamente monocromatico, color seppia, prima di essere colorato da un artista diverso da Botticelli.

Botticelli Adorazione Un'assenza dovuta allo stato di bozzetto, di progetto di un quadro incompiuto? O una luce divina che si "intuisce" senza bisogno di essere rappresentata? O la stella a tre punte sarebbe rappresentata dai tre sentieri attraverso i quali arriva questa folla di uomini e cavalli?
Non abbiamo una risposta a questa assenza.
Ma la sfera celeste è ben presente in mezzo al trambusto umano.
Giuseppe, la Vergine e il Bambino Gesù sono “fuori dal tempo”, calmi, sereni e raccolti, distaccati da tutto ciò che accade intorno a loro, con l'attenzione rivolta solo al primo dei Re Magi inginocchiato davanti a Cristo che gli bacia un piede.
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