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Gli affreschi della sala Lorenzo il Magnifico di Giorgio Vasari e Marco da Faenza nel Palazzo Vecchio a Firenze

Giorgio Vasari, Sala di Lorenzo il Magnifico nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Sala di Lorenzo il Magnifico
Il nipote di Cosimo il Vecchio de' Medici, meglio conosciuto come Lorenzo il Magnifico, permise a Firenze di ritrovare lo splendore dei tempi di suo nonno.

Suo padre, Pietro de' Medici detto il Gutturdo, non era riuscito a continuare l'opera del padre con lo stesso brio a livello economico, ma era un umanista, un letterato e un mecenate amante delle arti.

Lorenzo il Magnifico seppe raccogliere l'eredità di Cosimo il Vecchio e di suo padre e dare a Firenze una fama internazionale e culturale.

Fu sotto il governo di Lorenzo il Magnifico che molti grandi artisti fiorentini iniziarono la loro carriera, come Michelangelo o Botticelli.

Lorenzo de' Medici frequentava i più grandi intellettuali del suo tempo, tra cui il suo amico Pico della Mirandola, e mise tutta la sua influenza al servizio di numerosi circoli intellettuali e artistici.

Giorgio Vasari, Sala di Lorenzo il Magnifico nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Sala di Lorenzo il Magnifico
Ma il suo ruolo non si limitò a questo, anche l'influenza di Firenze su tutta l'Italia aumentò.

Su uno degli affreschi di questa sala potrete vedere Lorenzo il Magnifico mentre riceve doni dagli ambasciatori stranieri, tra cui una giraffa offerta dall'ambasciatore del Sultano del Cairo!

La decorazione di questa sala fu realizzata tra il 1556 e il 1558 da Giorgio Vasari e Marco Marchetti da Faenza per gli affreschi, e da Leonardo Ricciarelli con Giovanni di Tommaso Boscoli per gli stucchi.

Giorgio Vasari ha commentato la decorazione della sala di Lorenzo il Magnifico:

«A Lorenzo il Magnifico, mecenate delle arti e delle lettere e sostenitore di una politica di equilibrio tra le diverse potenze italiane per evitare interferenze straniere, dedico questa sala adiacente a quella di Cosimo il Vecchio.»
Giorgio Vasari

Giorgio Vasari «Lorenzo il Magnifico riceve l'omaggio degli ambasciatori»

Questo affresco occupa il centro del soffitto della sala.

Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico riceve l'omaggio degli ambasciatori, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ricevimento ambasciatori
Si vede Lorenzo il Magnifico seduto al centro e circondato dagli ambasciatori delle diverse potenze italiane.

Il cameriere di papa Innocenzo VIII, vestito di rosso, è inginocchiato davanti al Magnifico e gli porge un cappello cardinalizio destinato al figlio di Lorenzo, Giovanni de' Medici.

A sinistra e in basso, si vede un inviato d'Aragona che gli offre cavalli berberi e due leoni.

Sempre in basso, ma a destra, un inviato del duca di Milano Ludovico Sforza offre delle armi al Magnifico. Gli ambasciatori raffigurati sono quelli di Siena, Ungheria, Aragona, Bologna, Perugia e Faenza.

Nella parte superiore destra si vedono gli inviati del Sultano del Cairo, Caiebo, che offrono una giraffa e gioielli.

Infine, proprio sopra Lorenzo il Magnifico, Vasari ha rappresentato le virtù della prudenza e della magnanimità.

Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico riceve l'omaggio degli ambasciatori, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ricevimento ambasciatori
Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico riceve l'omaggio degli ambasciatori, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Lorenzo il Magnifico

Giorgio Vasari «Laurent de Médicis alla Dieta di Cremona»

Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico alla Dieta di Cremona, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
il Magnifico alla Dieta di Cremona
Questo affresco fa riferimento al viaggio di Lorenzo il Magnifico a Cremona nel febbraio 1483 per siglare un accordo con i suoi alleati Ferdinando d'Aragona e Ludovico Sforza contro i Veneti e il Papa.

Il personaggio centrale vestito di bordeaux è il cardinale di Mantova, legato del papa, mentre quello tra lui e Lorenzo de' Medici con il cappello rosso è il duca di Ferrara, Ercole d'Este.

Il giovane biondo in primo piano che ci volta parzialmente le spalle e di cui vediamo entrambe le mani è il duca di Milano, Ludovico Sforza.

Lorenzo il Magnifico è seduto all'estrema destra, con una mano appoggiata su una cornucopia e l'altra che impugna una spada.

Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico alla Dieta di Cremona, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
il Magnifico alla Dieta di Cremona
Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico alla Dieta di Cremona, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
il Magnifico alla Dieta di Cremona

Giorgio Vasari «Lorenzo il Magnifico si reca a Napoli per incontrare il re Ferdinando d'Aragona»

Ai due lati di questo affresco sono dipinte le allegorie della Pietà e della Fede.

Vasari sottolinea così la decisione presa da Lorenzo il Magnifico di recarsi a Napoli, a rischio della propria vita, per incontrare il suo nemico, il re Ferdinando d'Aragona.

Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico si reca a Napoli per incontrare il re Ferdinando d'Aragona, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Il Magnifico e Re Ferdinando d'Aragona
Laurent il Magnifico aveva infatti osato gettarsi nella tana del lupo per cercare di ragionare con Ferdinando d'Aragona e tentare di porre fine alla guerra che opponeva Napoli ai Fiorentini.

Una guerra sostenuta e iniziata da papa Sisto IV.

Lorenzo de' Medici soggiornò a Napoli dal 1479 al 1480 e fu ricevuto con tutti gli onori dal re di Napoli e d'Aragona.

Il Magnifico riuscì nella sua mossa diplomatica e Ferdinando d'Aragona accettò l'offerta di pace di Firenze.

Oltre a Lorenzo il Magnifico e al re, che sono particolarmente riconoscibili, i tre personaggi in basso a sinistra sono, da sinistra a destra, Paolantonio Soderini, Piero Capponi e Giovanni de' Medici.

Il personaggio magro e barbuto che si intravede dietro il trono del re e a sinistra del soldato vestito in stile antico è Diotisalvi Neroni, nemico di Lorenzo de' Medici.

Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico si reca a Napoli per incontrare il re Ferdinando d'Aragona, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Il Magnifico e Re Ferdinando d'Aragona
Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico si reca a Napoli per incontrare il re Ferdinando d'Aragona, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Il Magnifico e Re Ferdinando d'Aragona

Giorgio Vasari «La presa di Sarzana»

Questo affresco racconta uno degli episodi della guerra tra genovesi e fiorentini in Lunigiana.

Giorgio Vasari, La presa di Sarzana, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
La presa di Sarzana
I fiorentini, grazie all'intervento personale di Lorenzo il Magnifico, ebbero la meglio sui genovesi.

Lorenzo il Magnifico è raffigurato al centro dell'affresco, su un cavallo bianco mentre impartisce ordini.

Questa vittoria portò poi alla resa della città di Sarzana nel 1487.

Sulla destra dell'affresco si vedono gli abitanti di Sarzana venire incontro a Lorenzo il Magnifico portando un ramo d'ulivo in segno di pace e le chiavi della città in segno di sottomissione.

Giorgio Vasari «Lorenzo il Magnifico tra filosofi e letterati»

Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico tra filosofi e letterati, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Il Magnifico, filosofi e letterati
In questo affresco Vasari ricorda le qualità di Lorenzo il Magnifico in materia di erudizione filosofica e letteraria.

Egli era infatti un eccellente poeta e come tale era riconosciuto dai suoi contemporanei più illustri.

Un talento che rimpiangeva di non poter sfruttare abbastanza a causa del suo impegno quotidiano nella gestione degli affari di Firenze.

Lorenzo il Magnifico utilizzò il suo potere e le sue ricchezze per sviluppare l'umanesimo, le lettere e la filosofia a Firenze, circondandosi di amici e letterati famosi che Vasari ha raffigurato attorno a lui.

Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico tra filosofi e letterati, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Il Magnifico, filosofi e letterati
Lorenzo il Magnifico è seduto al centro.

A destra sono seduti Gentile da Urbino, vescovo di Arezzo, Demetrio Calcondila con il mantello rosso.

Il filosofo e teologo Giovanni Pico della Mirandola con il cappello rosso è proprio dietro Calcondila con i capelli lunghi e un cappello rosa.

Dietro Pico della Mirandola si trova Angelo Poliziano, che era amico di Lorenzo de' Medici, ma anche precettore dei suoi figli, Pietro e Giovanni.

Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico tra filosofi e letterati, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Il Magnifico, filosofi e letterati
Il figlio di Lorenzo de' Medici, Giovanni de' Medici, diventerà papa con il nome di Leone X.

Nella parte sinistra dell'affresco si può vedere il poeta e filosofo Marsilio Ficino, vestito di rosso con una stola chiara e un cappello bianco.

L'umanista Cristoforo Landino è raffigurato di spalle e con la testa rivolta verso di noi, mentre tiene in mano un globo e un compasso.

Il volto che appare proprio dietro la testa di Landino è quello del grande teorico delle arti, matematico, pittore e architetto Leon Battista Alberti.

Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico tra filosofi e letterati, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Il Magnifico, filosofi e letterati
Giorgio Vasari, Lorenzo il Magnifico tra filosofi e letterati, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Il Magnifico, filosofi e letterati

Giorgio Vasari «Portrait de Giovanni de' Medici, futur pape Léon X»

Giorgio Vasari, Ritratto di Giovanni de' Medici, futuro papa Leone X, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Giovanni de' Medici
Giovanni de' Medici (1475-1521) fu iniziato molto giovane alla carriera ecclesiastica e fu nominato cardinale da papa Innocenzo VIII quando aveva solo tredici anni.

Tale nomina comportava tuttavia la condizione che Giovanni de' Medici non potesse esercitare la carica di cardinale prima dei sedici anni.

Dopo essere diventato una delle figure di spicco della curia romana, Giovanni de' Medici riuscì a farsi eleggere papa con il nome di Leone X nel 1513.

La sua azione come papa fu essenzialmente incentrata sul mecenatismo a favore delle arti e delle lettere, senza limiti.

Le feste sontuose caratterizzarono anche i suoi anni di papato, lasciando le finanze vaticane in uno stato critico alla sua morte nel 1521.

Questi fasti, giudicati indegni della Chiesa, diedero origine al protestantesimo con Martin Lutero.

Giorgio Vasari «Giuliano de' Medici, fratello di Lorenzo il Magnifico»

Giorgio Vasari, Giuliano de' Medici, fratello di Lorenzo il Magnifico, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Giuliano de' Medici
Giuliano de' Medici (1453-1478) era il fratello di Lorenzo il Magnifico.

Si distinse per il suo gusto per le arti e le lettere e strinse amicizia con i più importanti umanisti dell'epoca a Firenze, tra cui Angelo Poliziano e Marsilio Ficino.

Ebbe una morte atroce, pugnalato durante la messa nella basilica di Santa Maria del Fiore il 26 aprile 1478 in quella che fu chiamata la congiura dei Pazzi che, su istigazione di papa Sisto IV, aveva cercato di impadronirsi di Firenze assassinando Giuliano e Lorenzo.

Lorenzo riuscì a sfuggire ai suoi assassini rifugiandosi nella sacrestia della basilica e pose fine alla congiura, ma non riuscì mai a superare il dolore per la perdita del fratello.

Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano sono sepolti fianco a fianco, nella stessa bara, nella nuova sacrestia creata da Michelangelo nella Cappella dei Medici.

Giorgio Vasari «Giuliano de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico»

Giorgio Vasari, Giuliano de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Giuliano de' Medici
Ultimo figlio di Lorenzo il Magnifico, Giuliano de' Medici (1479-1516) porta il nome dello zio assassinato un anno prima della sua nascita. Come gli altri membri della famiglia Medici, fu costretto all'esilio nel 1494 e poté rientrare a Firenze solo nel 1512.

Riprese quindi il potere a Firenze e governò la città con moderazione fino alla fine del 1513.

Si recò quindi a Roma e nel 1515 sposò Filiberta di Savoia a Torino.

Grazie a questo matrimonio, ottenne il titolo di duca di Nemours e di capitano generale della Chiesa.

Il suo monumento funebre, scolpito da Michelangelo su richiesta di papa Leone X, si trova anch'esso nella Sagrestia Nuova della Cappella Medicea, accanto alla tomba di suo padre e di suo zio di cui portava il nome.

Giorgio Vasari «Pietro II de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico»

Il più giovane dei figli di Lorenzo il Magnifico, Pietro de' Medici (1472-1503) succedette al padre Lorenzo alla sua morte, avvenuta l'8 aprile 1492.

Giorgio Vasari, Pietro II de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Pietro II de' Medici
Si rivelò totalmente incapace di governare Firenze e subì le critiche e gli attacchi di Girolamo Savonarola, che non aveva altro obiettivo che quello di cacciare i Medici dal potere.

Ciò che riuscì con l'ingresso a Firenze delle truppe francesi del re Carlo VIII, con le quali Savonarola non esitò ad allearsi, riferendo una delle sue visioni in cui Firenze veniva liberata dai Medici proprio dal re Carlo VIII.

Pietro II de' Medici fuggì inizialmente a Venezia e in seguito i membri della famiglia Medici furono non solo condannati all'esilio nel 1494, ma anche privati dei loro beni con il saccheggio del Palazzo Medici Riccardi e la distruzione e il furto di numerose opere d'arte della collezione di Lorenzo il Magnifico.

Successivamente, la Repubblica di Firenze fu ricostituita sotto la forma di una teocrazia guidata da Girolamo Savonarola e con tutti gli eccessi che ne derivarono.

Pietro II de' Medici fece diversi tentativi militari per riconquistare Firenze, ma tutti fallirono.

Si alleò con il nuovo re di Francia, Luigi XII, ma nemmeno questo gli portò fortuna, poiché morì annegato nel fiume Garigliano mentre tentava di fuggire durante una battaglia tra francesi e spagnoli.

Altri affreschi della sala di Lorenzo il Magnifico a Palazzo Vecchio:

Giorgio Vasari, Ercole uccide l'Idra, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ercole uccide l'Idra
Giorgio Vasari, Ercole uccide l'Idra, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ercole uccide l'Idra
Giorgio Vasari, Pietà, sala Lorenzo de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Giorgio Vasari, Pietà

Sale Vasari Cosimo il Vecchio | Il Magnifico | Penelope Ester Sabine | Leone X
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