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Giorgio Vasari, Sala Cosimo il Vecchio de' Medici nel Palazzo Vecchio a Firenze

Giorgio Vasari, Marco da Faenza, affreschi del soffitto della sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Affreschi nella sala Cosimo il Vecchio
La sala del Palazzo Vecchio dedicata a Cosimo il Vecchio de' Medici, il “ Pater Patriæ”, il Padre della Patria, fu dipinta ad affresco da Giorgio Vasari e Marco di Faenza per rendere gloria al primo dei Medici ad aver avuto un ruolo fondamentale a Firenze, sia nel suo sviluppo economico che culturale.

Fu infatti sotto l'impulso di Cosimo il Vecchio, vero fondatore della dinastia politica dei Medici, che le arti si svilupparono a Firenze.

Senza di lui, probabilmente non si parlerebbe del “Rinascimento”.

Donatello e Brunelleschi probabilmente non avrebbero avuto una carriera così brillante senza il sostegno di Cosimo il Vecchio.

Come si addice a un “ Padre della Patria”, questa sala è dedicata alla gloria di Cosimo il Vecchio e alla valorizzazione delle virtù che gli venivano attribuite: Coraggio, Prudenza, Astuzia, Volontà, Diligenza, Religione e Fama.

Giorgio Vasari, Marco da Faenza, affreschi del soffitto della sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Affreschi nella sala Cosimo il Vecchio
Questa sala dedicata a Cosimo il Vecchio è adiacente a quella di Cerere.

Come la dea Cerere, incaricata di fornire agli uomini le ricchezze e i frutti della terra, Vasari ha scritto a proposito dei dipinti di questa sala che Cosimo il Vecchio, proprio come Cerere, era colui che aveva portato grandezza e abbondanza di ricchezze ai fiorentini.

I diversi dipinti di questa sala mostrano la cura con cui Vasari ha rispettato la verità storica in modo da poter identificare i personaggi e i grandi eventi che hanno segnato la vita di Cosimo il Vecchio.

Gli episodi della vita del “Pater Patriae” rappresentati da Vasari sono i seguenti.

Giorgio Vasari «Ritorno dall'esilio di Cosimo il Vecchio»

Giorgio Vasari, Ritorno dall'esilio di Cosimo il Vecchio, Sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ritorno dall'esilio di Cosimo il Vecchio
Dopo il suo esilio a Venezia, Cosimo il Vecchio tornò trionfalmente a Firenze il 6 ottobre 1434.

Vasari ci mostra i fiorentini di alto rango e amici di Cosimo, guidati da Tommaso Soderini e Niccolò da Uzzano, che vengono ad accoglierlo.

Cosimo il Vecchio è a cavallo.

Lo vediamo circondato dai suoi cari, tra cui Piero de' Medici, Giovanni de' Medici e Rinaldo degli Albizi.

Giorgio Vasari, Ritorno dall'esilio di Cosimo il Vecchio, Sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ritorno dall'esilio di Cosimo il Vecchio
Giorgio Vasari, Ritorno dall'esilio di Cosimo il Vecchio, Sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ritorno dall'esilio di Cosimo il Vecchio

Giorgio Vasari «Le Partenza di Cosimo il Vecchio per l'esilio»

Giorgio Vasari, La partenza di Cosimo il Vecchio per l'esilio, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Partenza di Cosimo il Vecchio per l'esilio
Cosimo il Vecchio, accusato di aver cospirato contro la Repubblica e di voler diventare principe di Firenze, viene processato e condannato all'esilio.

Lascia Firenze come un paria il 3 ottobre 1433.

Si reca prima a Padova prima di arrivare a Venezia, dove viene accolto con tutti gli onori. In questo dipinto che raffigura il suo esilio, Vasari ha rappresentato accanto a Cosimo il Vecchio de' Medici Averardo de' Medici, che fu poi assegnato agli arresti domiciliari, Puccio Pucci e i due figli di Cosimo, Piero e Giovanni de' Medici.

Giorgio Vasari, La partenza di Cosimo il Vecchio per l'esilio, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Partenza di Cosimo il Vecchio per l'esilio
Giorgio Vasari, La partenza di Cosimo il Vecchio per l'esilio, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Partenza di Cosimo il Vecchio per l'esilio

Giorgio Vasari «Brunelleschi e Ghiberti presentano a Cosimo il Vecchio il modello della chiesa di San Lorenzo»

Vasari presenta qui la decisione di Cosimo il Vecchio, dopo la morte di suo padre Giovanni Bicci, di costruire la chiesa di San Lorenzo.

Giorgio Vasari, Brunelleschi e Ghiberti presentano a Cosimo il Vecchio il modello della chiesa di San Lorenzo, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Progetto di Brunelleschi per San Lorenzo
La sacrestia dove era sepolto suo padre era stata appena completata, ma Cosimo il Vecchio, ritenendo l'insieme imperfetto, chiese a Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti di progettare una nuova chiesa che includesse la sacrestia e gli elementi esistenti.

Brunelleschi progettò i piani della chiesa, mentre Ghiberti realizzò il modello in legno della futura chiesa di San Lorenzo.

Nell'affresco di Vasari, si vedono i due artisti presentare il modello a Cosimo il Vecchio.

Brunelleschi, inginocchiato, tiene il modello con Ghiberti che gli viene presentato in piedi.

Gli altri personaggi raffigurati intorno a Cosimo il Vecchio sono, alla sua sinistra, Donatello e alla sua destra, Michelozzo.

Sullo sfondo si vedono i muratori e gli scalpellini intenti a costruire una chiesa che non è stato possibile identificare, nonché l'ampliamento e la ristrutturazione del convento di San Marco.

Giorgio Vasari «Cosimo il Vecchio circondato da letterati e artisti»

Giorgio Vasari, Cosimo il Vecchio circondato da letterati e artisti, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Cosme circondato da letterati e artisti
In questa sala dedicata a Cosimo il Vecchio, Vasari non dimentica di celebrare il suo impegno come mecenate a favore di Firenze.

Infatti, senza il mecenatismo di Cosimo il Vecchio, probabilmente non si parlerebbe del “Rinascimento”.

Cosimo il Vecchio è raffigurato al centro con, in primo piano, Luca della Robia a sinistra e Marsilio Ficino a destra.

I due volti più vicini a lui sono quelli di Fra Giovanni Angelico e, alla sua destra, di Donatello.

Lorenzo Ghiberti è raffigurato nell'angolo in alto a sinistra e Filippo Brunelleschi nell'angolo in alto a destra.

Giorgio Vasari «Cosimo il Vecchio rivela a Sante Bentivoglio la sua origine per governare Bologna»

Giorgio Vasari, Cosimo il Vecchio rivela a Sante Bentivoglio la sua origine per governare Bologna, sala Cosimo il Vecchio a Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Cosimo il Vecchio e Sante Bentivoglio
Sante Bentivoglio fu cresciuto alla corte di Cosimo il Vecchio de' Medici.

Fu successivamente riconosciuto come figlio naturale di Ercole Bentivoglio e da semplice cittadino divenne signore di Bologna, succedendo allo zio Annibale I Bentivoglio dopo che questi fu assassinato da una famiglia rivale.

Egli governò Bologna dal 1445 al 1463 in qualità di “Gonfaloniere della giustizia”.

Vasari riproduce qui una scena in cui Cosimo il Vecchio rivela la sua nobile origine a Sante Benevoglio per consentirgli di governare la città di Bologna con tale titolo.

Giorgio Vasari, Cosimo il Vecchio rivela a Sante Bentivoglio la sua origine per governare Bologna, sala Cosimo il Vecchio a Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Cosimo il Vecchio e Sante Bentivoglio
Giorgio Vasari, Cosimo il Vecchio rivela a Sante Bentivoglio la sua origine per governare Bologna, sala Cosimo il Vecchio a Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Cosimo il Vecchio e Sante Bentivoglio

Giorgio Vasari «Ritratto di Giovanni Bicci de' Medici»

Giorgio Vasari, Ritratto di Giovanni Bicci de' Medici, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ritratto di Giovanni Bicci de' Medici
Giovanni Bicci de' Medici (1360-1429) era il padre di Cosimo il Vecchio.

Fu il vero capo e fondatore della famiglia Medici e della sua ricchezza.

Fu uno dei fiorentini di alto rango che scelsero Ghiberti per realizzare la porta del paradiso in bronzo scolpito del Battistero di San Giovanni.

Era infatti un uomo d'affari avveduto e riuscì ad accrescere in modo significativo la fortuna familiare riuscendo a imporre i Medici a Firenze, sia a livello di carriera pubblica che politica.

Per realizzare questo ritratto, Vasari si è probabilmente ispirato a quello dipinto da Zanobi Strozzi, che si può ammirare alla Galleria degli Uffizi di Firenze.

Giorgio Vasari, Ritratto di Giovanni Bicci de' Medici, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ritratto di Giovanni Bicci de' Medici

Giorgio Vasari «Ritratto di Giovanni de' Medici»

Giorgio Vasari, Ritratto di Giovanni de' Medici, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ritratto di Giovanni de' Medici
Giovanni de' Medici (1421-1463) era il figlio minore di Cosimo il Vecchio de' Medici.

Fu rapidamente iniziato agli affari e ricevette un'educazione umanistica, come desiderava Cosimo il Vecchio.

Ma ciò non gli impedì di condurre una vita dissoluta e dedita ai piaceri, ben lontana da ciò che desiderava suo padre.

Sposò Cornelia Givevra delli Alessandri.

Ma non ebbero figli e Giovanni de' Medici morì senza discendenti all'età di quarantadue anni.

Giorgio Vasari, Ritratto di Giovanni de' Medici, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ritratto di Giovanni de' Medici

Giorgio Vasari «Ritratto di Lorenzo de' Medici»

Giorgio Vasari, Ritratto di Lorenzo de' Medici, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ritratto di Lorenzo de' Medici
Lorenzo de' Medici (1395-1440) era il fratello di Cosimo il Vecchio.

I due fratelli erano molto legati e Lorenzo seguì il fratello in tutte le sue imprese, compreso il suo esilio a Venezia.

Dopo il suo ritorno a Firenze, condivise con Cosimo il Vecchio il suo interesse per la cultura umanistica.

Lorenzo de' Medici fu anche coinvolto a livello politico, il che gli permise di ricoprire diverse cariche importanti nel governo di Firenze.

Vasari si ispirò a un Ritratto di Lorenzo de' Medici che all'epoca si trovava nella chiesa di Santa Maria Novella.

Giorgio Vasari, Ritratto di Lorenzo de' Medici, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Ritratto di Lorenzo de' Medici

Giorgio Vasari «Portrait de Pierre Ier de Médicis dit le Goutteux»

Ce portrait de Vasari représente le fils de Cosme l’Ancien, Pierre Ier de Médicis (1416-1469) dit le goutteux à cause d’une arthrite déformante qui le fit souffrir toute sa vie et lui fit porter ce surnom peu flatteur.

Giorgio Vasari, Ritratto di Pietro I de' Medici detto il Gutturdo, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Pietro I de' Medici
Pietro I de' Medici era un umanista amante delle arti, ma era anche un abile politico.

Riuscì infatti a governare Firenze seguendo le orme di suo padre Cosimo il Vecchio, rimanendo dietro le quinte, servito dagli uomini che aveva messo al potere per servirlo.

In questo modo, non essendo percepito come un uomo di potere, era amato dai fiorentini e protesse le arti e le lettere per tutta la vita.

Sposò Lucrezia Tornabuoni, dalla quale ebbe un figlio famoso: Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico.

Per realizzare questo ritratto di Pietro I de' Medici, Vasari si ispirò probabilmente al busto realizzato da Mino da Fiesole che si trova nel museo del Palazzo del Bargello.

Giorgio Vasari, Ritratto di Pietro I de' Medici detto il Gutturdo, sala Cosimo il Vecchio nel Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Pietro I de' Medici

Sale Vasari Cosimo il Vecchio | Il Magnifico | Penelope Ester Sabine | Leone X
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