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Vasari Guerra di Siena, Presa del Forte davanti alla Porta Camollia, Sala dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze

Conquista del forte di Porta Camollia
Giorgio Vasari e Giovanni Battista Naldini «Presa del Forte davanti alla Porta Camollia»
Affresco - Pigmenti ad acqua (7,60 x 13 metri) 1568-1571Sulla parete est della Sala dei Cinquecento, Giorgio Vasari e Giovanni Battista Naldini hanno raffigurato la presa del forte di Siena davanti alla Porta Camollia, uno dei principali ingressi della città.
Giorgio Vasari descrive così questa battaglia:
«La conquista notturna dei forti di Siena fu un'impresa grazie alla quale il Duca (Cosimo I de' Medici) acquisì grande fama, dimostrando la sua capacità di attaccare il nemico nella sua stessa roccaforte con prudenza e grande sagacia.
Conquista del forte di Porta Camollia L'evento ebbe luogo nella notte tra il 26 e il 27 giugno 1554 e iniziò con la conquista del forte che proteggeva Porta Camollia, seguita dall'assalto alla città.»
Giorgio Vasari
Le truppe di Firenze erano comandate dal marchese di Marignano.
Partirono da Poggibonsi nel pomeriggio con 4.500 fanti, 100 muli carichi di 20 pezzi di artiglieria, 2.000 genieri e 400 cavalieri spagnoli.
L'assalto fu diretto verso uno dei forti di Siena, quello situato davanti alla Porta Camollia. Fu facilmente conquistato con la cattura della guardia composta da 40 uomini che in quel momento dormivano.
Il successo di questa conquista segnò l'inizio della guerra di Siena, che durò 13 mesi.
Dopo la conquista di questo forte, la città di Siena fu completamente conquistata il 21 aprile 1555.
L'affresco mostra una scena notturna illuminata da lanterne e torce, mentre alcuni soldati scalano le mura della fortezza e altri entrano direttamente dalla porta d'ingresso del forte.

Le Marquis de Marignan Medeghino Il condottiero alla testa delle truppe, il marchese di Marignano, a cavallo sulla sinistra, dà ordini per il posizionamento dei cannoni mentre un nano lo accompagna portando il suo elmo e una lanterna.
Questo condottiero italiano, Gian Giacomo de' Medici, marchese di Marignano, noto anche come Medeghino, fu inizialmente un brigante prima di diventare mercenario al servizio del duca di Firenze, ma anche, nel corso della sua carriera, dei duchi di Milano e di Carlo V.
Faceva parte del ramo milanese della famiglia dei Medici.
La fortuna che accumulò come brigante e condottiero gli permise di aiutare suo fratello, Giovanni Angelo de' Medici, a diventare papa con il nome di Pio IV.
In segno di gratitudine, Pio IV fece erigere nella cattedrale di Milano un sontuoso monumento funebre alla gloria di suo fratello.
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