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Cosimo I de' Medici sul soffitto della Sala dei Cinquecento nel Palazzo Vecchio di Firenze


Giorgio Vasari e Giovanni Battista Naldini, «L’Apoteosi di Cosimo I de' Medici», soffitto della Sala dei Cinquecento nel Palazzo Vecchio a Firenze

Giorgio Vasari e Giovanni Battista Naldini, L'Apoteosi di Cosimo I de' Medici sul soffitto della Sala dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze, Italia
Apoteosi di Cosimo I de' Medici
Il tondo de «L’Apoteosi di Cosimo I de' Medici» dipinto da Giorgio Vasari si trova al centro del soffitto della Sala dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze.

È alla gloria del duca Cosimo I de' Medici, committente dell'opera e mecenate di Vasari, che descriveva il dipinto come segue:

«Ho raffigurato il duca Cosimo trionfante e glorioso, mentre viene incoronato da Firenze con una corona di foglie di quercia.

Essendo Firenze la città principale e metropoli di tutti i suoi Stati [...] ho circondato il Duca da ventiquattro Putti che rappresentano le arti e lo stemma di ciascuno degli Stati e delle città governati.»
Giorgio Vasari

Il duca Cosimo I è quindi raffigurato sotto una corona di foglie di quercia tenuta da Firenze, mentre alla sua destra si vede la corona ducale sollevata da un putto e alla sua sinistra un altro putto che porta la croce dell'ordine di Santo Stefano fondato dal duca nel 1561, nonché la decorazione del Toson d'Oro che ricevette dall'imperatore nel 1545.

Giorgio Vasari e Giovanni Battista Naldini, L'Apoteosi di Cosimo I de' Medici sul soffitto della Sala dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze, Italia
Apoteosi di Cosimo I de' Medici
Il tondo è circondato da iscrizioni in onore di Cosimo I:

«S.P.Q.F. Optimo Principi / Pacata Etruria / Aucto Imperio / Constituta Civitae» accompagnate dagli stemmi ducali, senza dimenticare i vari attributi dei Medici e i riferimenti alle sue imprese a beneficio di Firenze, nonché alle due guerre di Pisa e Siena.

Gli stemmi sono quelli della città di Firenze, del popolo di Firenze e della città di Firenze.

Le arti rappresentate, in senso orario e partendo dallo stemma stellato a sinistra del giglio, sono quelle dei fornai, dei lanaioli, degli oliai, dei macellai, dei setaioli, dei lacciaioli, dei conciatori, dei pellicciai, dei calzolai, dei lenzaioli e dei rigattieri, dei giudici e dei notai, dei falegnami, dei fabbri, dei medici e degli erboristi, degli scalpellini e dei falegnami, degli armaioli e dei corazzieri, dei banchieri, dei mercanti di vino, dei boscaioli, dei drappieri e degli albergatori.

Giorgio Vasari e Giovanni Stradano, «Il duca Cosimo I de' Medici studia la presa di Siena», soffitto della Sala dei Cinquecento nel Palazzo Vecchio a Firenze

Giorgio Vasari e Giovanni Stradano, Il duca Cosimo I de' Medici studia la conquista di Siena, sul soffitto della Sala dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Cosimo I studia la conquista di Siena
Questo dipinto ha come tema la risoluzione della guerra di Siena e raffigura il duca Cosimo I de' Medici alla sua scrivania nel Palazzo Vecchio, mentre elabora la sua strategia per conquistare la città.

Accanto a lui si vedono un modello di Siena e una pianta della città che Cosimo de' Medici sta studiando nei dettagli utilizzando un compasso e una squadra che tiene in ciascuna delle sue mani. Vasari lo ha raffigurato circondato dalle virtù che possiede.

Si vede la Pazienza, simboleggiata da una giovane donna che tiene un'urna, mentre un'altra giovane donna che porta una lampada simboleggia la Vigilanza.

Sulla destra, un'altra giovane donna in abito rosso simboleggia la Prudenza.

Con una mano tiene uno specchio e con l'altra un serpente.

Giorgio Vasari e Giovanni Stradano, Il duca Cosimo I de' Medici studia la conquista di Siena, sul soffitto della Sala dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Cosimo I studia la conquista di Siena
Accanto a lei si trova un giovane soldato con un elmo dorato, con le braccia appoggiate su una colonna, che simboleggia la forza d'animo e il coraggio.

L'ultima virtù, quella del Silenzio, che ha accompagnato il duca Cosimo I durante tutta la guerra, è rappresentata da un uomo seduto alla sua destra, con un dito sulla bocca.

Nella parte superiore del dipinto sono raffigurati due putti.

Uno porta una corona di alloro e l'altro un ramo d'ulivo, entrambi simboli della vittoria ducale su Siena.

Sotto il quadro è scritto: «BELLUM COGITANTES PRAEVENIT» che può essere tradotto come «La guerra si prepara riflettendo».

Giorgio Vasari e Giovanni Battista Naldini, L'Apoteosi di Cosimo I de' Medici sul soffitto della Sala dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze, Italia
Apoteosi di Cosimo I de' Medici
Giorgio Vasari e Giovanni Battista Naldini, L'Apoteosi di Cosimo I de' Medici sul soffitto della Sala dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze, Italia
Apoteosi di Cosimo I de' Medici
Giorgio Vasari e Giovanni Stradano, Il duca Cosimo I de' Medici studia la conquista di Siena, sul soffitto della Sala dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Cosimo I studia la conquista di Siena
Giorgio Vasari e Giovanni Stradano, Il duca Cosimo I de' Medici studia la conquista di Siena, sul soffitto della Sala dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze, Italia.
Cosimo I studia la conquista di Siena

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